venerdì 22 novembre 2013

Tra sogni e decadenze

La paura di volare ha impedito al piccolo corvo di lasciare il nido Come quella sera che tu avevi paura di affrontarmi E di cedere a passioni, hai preferito dormire Chiudi gli occhi e sogna, sarà sicuramente meglio della realtà Ed io, felice che la fine non abbia avuto ancora un inizio, ascoltavo il tuo respiro E fantasticavo su parole che danzavano ancora prima di morire nella mia mente perversa Avrebbe voluto dirti tutto, quella giocherellona, un complimento affogato nella vergogna Ma è finita, si è esaurita in un canto che solo i disperati avrebbero potuto udire Io l’ho sentita, ero li che ascoltavo Il piccolo corvo è morto nel nido, non è riuscito a sconfiggere la vita La fame della natura l’ha portato via E il vento riesce a sentenziare…. “shhhhhhhhh”, che nessuno si azzardi a proferir parola alcuna.


VERSIONE RECITATA
http://vocaroo.com/i/s13AyWFJWZjU da 2+2=5 

lunedì 18 novembre 2013

"Brandelli di una poesia morta soffocata"

Piccola e sottileCome il filo della vita
Attenta a non tagliarti, il tuo mondo crollerà
Indecisioni croniche e traumi sentimentali
Emotività nulla - con miglioramenti al Nord
Una giornata mite e tempestosaVoglia di fuggire, paura di rimanere
Aiutami a capire questa marea I detriti che l’oceano porta sulla spiaggia
O forse sono brandelli della mia volontà
Verrò divorato dai gabbiani affamati
Che senza tregua e delicatezza finiranno l’opera che tu hai iniziato
La prima volta che ti guardai dritta negli occhi
Ma tu eri cieca.

 2+2=5                                                                                           

         VERSIONE RECITATA    da Elios                                                                                                       http://vocaroo.com/i/s0xJituCRHK9
                                                                                               

domenica 17 novembre 2013

Fantasma

Oggi ho visto un fantasma di carne e di ossa. La donna sul marciapiede,una volta,vestiva di oro. Oggi i suoi colori erano quelli dell’argento. Sorrido sempre alla signora E le lascio un saluto e qualche spicciolo nel cappello. Mi domando se aspetti un principe oppure la buona fortuna. E’ una delle mie metà la donna sul marciapiede, anche io aspetto che qualcuno mi afferri e mi salvi da me stessa. Oggi ho visto un fantasma di carne e di ossa. La bambina con la busta della spesa in una mano Il biglietto dell’autobus per tornare a casa nell’altra Mi afferra in un abbraccio e mi regala sulla guancia un bacio con un accento diverso dal mio. Conosco il nome di quella bambina Ed il sapore della sua storia. Attraverso i suoi occhi vedo i luoghi che ha conosciuto E le persone che ha dimenticato. Ma dov’è casa tua,bambina? Io questo non lo so. Non so nemmeno dove è diretta la mia voce quando grida “Casa.” Oggi ho visto un fantasma di carne e di ossa. Tornavo verso il mare e sull’asfalto caldo correva una vecchia auto. Oggi ho visto un fantasma di carne e di ossa. Ma forse la mia mente si è presa gioco di me, io non so chi ho visto. So che mi son fermata ed il cuore batteva troppo forte. Ragazza puoi davvero non riconoscere i tuoi stessi fantasmi? Ho visto ciò che non è più come prima. Oggi ho visto un fantasma di carne e di ossa."