mercoledì 9 gennaio 2019

Peace ep. 16
















Accadde tutto molto in fretta.
Un battito di ciglia.

Il portone d'ingresso della stazione di polizia si sbriciolò come se fosse fatto di gesso, con un fracasso assordante, quasi irreale.
Una figura si materializzò come dal nulla all'interno e cominciò a sparare, mirando per uccidere.

I poliziotti si gettarono subito a terra e cominciarono a prendere le pistole pronti a rispondere al fuoco.
Quando la figura parlo' " Signori, vorrei tanto stare qui a giocare con voi, ma ho solo bisogno dell'agente Michele Ramino, so che lo tenete qui"

Il commissario Fumagalli si affacciò dal portone che dava sulla sala, vicino alla sala degli interrogatori" Alek, non so come abbia fatto a sapere immediatamente dell'omicidio di Giovanni, ma è chiaro che quell'uomo è lo stesso che ci ha attaccati poco tempo fa"

" Commissario, ma non era Michele l'assassino del simbolo della pace? Ce lo ha praticamente confessato"
La sua frase riechieggiò quasi irreale in quel caos.

" Il cielo mi fulmini se riesco a capirci qualcosa"

La figura avanzò, ed i poliziotti non aprirono il fuoco, come ipnotizzati " Signori, siamo tutti adulti e vaccinati, non facciamo scoppiare un gigantesco pasticcio!"
Detto questo un poliziotto gli si avventò contro, per tutta risposta, Ale lo schivò senza far rumore e gli conficcò qualcosa nel collo, iniziò a perdere sangue e si accasciò, senza un lamento.
" Figlio di puttana! Che gli hai fatto!"
" Alek!" La voce di Paolo lò fermo, era alle spalle del commissario e di Alek, e stava osservando la scena fin dall'inizio
" Non fare mosse avventate, è chiaro che quell'uomo ci vuole provocare per arrivare a Michele, il nostro scopo è quello di trovare il killer e lui vuole portalo via di qui"
" Ma signore, se vuole il killer, potremmo anche consegnarlo, vale molto più la vita dei nostri uomini"
" Alek noi non siamo ancora certi che Michele sia il killer, ed in ogni caso se questo uomo lo cerca, sono sicuro che i suoi scopi non siamo sicuramente nobili, per quanto sembra assurdo, devi proteggere Michele"
" Cosa?"
" Esattamente, se necessario portalo via di qui, ma non farlo cadere nelle mani sbagliate, per quanto ne sappiamo, potrebbero essere complici, ci serve vivo"
Ci fu un lungo silenzio
" Signor.." Alek venne interrotto da una visione raccapricciante, il poliziotto che si era accasciato poco prima si stava lentamente rialzando, aveva gli occhi vitrei e del sangue gli usciva dalla bocca e gli macchiava la divisa, emetteva suoni gutturali, e di sicuro, non aveva più una sua volontà.
" Bene" disse Paolo " Ora non c'è dubbio che sia effettivamente lo stesso uomo che vi ha attaccati" 
La sua voce tremava impercettibilmente, quasi incrinandosi.
" Ha ragione"
Il commissario Fumagalli  che era stato in silenzio fino a quel momento,  aveva parlato a voce bassa, ma decisa" Va via da qui e porta con te Vera, tornerai qui quando non ci sarà più pericolo"
" Ma signore.."
" VAI"
Nel suo sguardo vide per la prima volta qualcosa di diverso.
Era paura.
Non ebbero tempo di continuare a parlare, Ale ed il poliziotto avevano iniziato un mortale tiro al bersaglio sugli agenti di polizia.