venerdì 23 dicembre 2016

Luna Nera.

Il coltello scivola sinuoso sulle vesti della piccola, squarciandole e rivelando la pelle candida, mai macchiata da peccato alcuno.
Gli occhi azzurri della donna si fermano per qualche attimo in quelli gonfi di lacrime della bambina, e la piccola potrebbe quasi leggervi un accenno di esitazione.
Il respiro le si mozza nei polmoni per qualche istante, ma il gelo opprimente ed il nodo in gola sembrano ricordarle qual è il suo compito.
Solleva dunque lo sguardo verso il disco nero di Luna, ed al contempo solleverà anche la mano destra stringente il coltello sopra il corpo della piccola, penzolando su di esso come una spada di Damocle.
Uno, due, tre minuti. Infine, senza staccare lo sguardo dalla Luna Nera, abbasserà di scatto il braccio,
CERCANDO, PROVANDO
a recidere con il filo del coltello il collo tenero della piccola, di sgozzare l'agnello innocente che riverserà il suo sangue sacrificale direttamente sulle radici dell'albero, come suo nutrimento.)
Nutriti di violenza...
Assorbi il sangue come acqua e riempiti di Odio, o Sambuco, perché è l'Odio che ti appresti a servire. Che il sangue lavi qualunque spinta al bene.
(Cerca di poggiare la mano libera sulla chiazza di sangue che va via via allargandosi, e con essa disegnare un cerchio di luna sul nodoso legno dell'Albero.)
Che tu possa esistere con il solo scopo di servire me, con il potere della Luna Nera.

martedì 6 dicembre 2016

Peace ep. 13




"Come avrai capito, qualcuno ci ha traditi"
Il tono di voce di Paolo non lasciava presagire nulla di buono
Era sempre cosi' quando si metteva a riflettere, cupo freddo e calcolatore, un tono di voce che tradiva le sue fattezze e la sua giovane età
Eravamo in un piccolo ufficio, asettico, i riscaldamenti al massimo per contrastare il gelo pungente della sera, che sembrava filtrare come un presagio in tutta la città
L'aria è irreale.
Lo ascolto in silenzio, sapevo che voleva chiedermi qualcosa, o non mi avrebbe convocato da solo, senza il resto della squadra.
"Non posso rischiare che l'operazione salti, da come ci hanno teso quell'agguato è chiaro che stiamo procedendo nella direzione giusta e che tu avevi ragione Giovanni, tutti gli omicidi sono collegati"
Deglutisco
Avrei preferito non pensare che un folle omicida riesca a compiere delitti tanto elaborati
Ma ne ero sicuro.
Sicurissimo.
Paolo prese dei fascicoli e li mise sulla scrivania davanti a sè
" Alek, Vera, Michele ed Fumagalli, tra loro si nasconde una spia, e per quanto mi sforzi di trovare la mela marcia, sono convinto che potrebbero essere tutti, anche il più insospettabile, chiunque ci sia dietro vuole che non arriviamo alla verità, e sa che se verremo tolti di mezzo i casi verranno archiviati come inusuali suicidi, e non come una macchinazione ben più grande, qualcosa di oscuro è calato su questa città, come un'ombra, e sembra volerci soffocare tutti"
Paolo si siede, si mette le mani in testa e sospira, sembra molto più stanco adesso, quasi avvilito dallo svolgersi degli eventi.
Deglutisco di nuovo, " E se analizzassimo le cose da un'altra prospettiva? Non è un movente che dobbiamo cercare, la razionalità in casi limite come questo, è il modo migliore per andare fuori strada, ci siamo preoccupati su CHI sta uccidendo, ma non ci stiamo concentrando su CHI è stato ucciso, forse se risalissimo ad un punto comune, un evento un qualcosa che collega le vittime, avremo un quadro della situazione più chiaro"
Paolo mi guardò di sottecchi, era drizzato sulla sedia adesso, uno scintillio sinistro comparve nei suoi occhi
" Si, potrebbe essere un'idea, e anche se non vedo come possano esserlo, forse è proprio questo che serve, una prospettiva diversa"
Si alzò e bevve un bicchiere d'acqua.
Sta pensando
Non riesco a capire, se i suoi pensieri sono rivolti agli omicidi, o alla possibilità di essere uccisi.
"Dillo agli altri, indagare sulle vittime del presunto assassino, cercare collegamenti, movimenti bancari, qualsiasi cosa possa essere curioso od inusuale, è l'unico modo, e non ne verremo fuori"
Rimango fermo, se aveva qualche dubbio sulla squadra, perchè farli partecipare attivamente alle indagini?
Non aveva senso
Nessun senso
"Nel frattempo tu, Giovanni, indagherai su di loro, scoprirai chi ci ha venduto e lo dirai a me, indagherai su chi deve indagare, e per un cane sciolto come te non deve essere una novità"
Lo disse tutto d'un fiato, come se fosse un discorso già preparato, impostato.
Come se fosse arrivato già a quelle conclusioni e volesse in qualche modo convincermi.
Stava recitando.
Ma non lo dico
Lo guardo in silenzio.
" Certo, facendo cosi', qualcuno verrà allo scoperto e io potrò scoprire la verità"
Un ghigno, come un lupo di fronte alla preda compare adesso sulla sua bocca.
"Perfetto, è il modo migliore di agire, se non c'è altro, puoi andare Giovanni"
Altro da dire?
Parecchie cose.
Paolo si comportava in maniera strana, con una morbosità per il caso che va al di là della semplice voglia di giustizia.
Ma non dico niente.
prendo i  fascicoli, mi alzo, esco.


"Sospetta qualcosa, è furbo, più di quanto mi aspettassi quando l'ho scelto, ma il disegno si sta compiendo, e quando tutte le pedine saranno al loro punto, sarò io a muovere la regina e a fare scacco matto"