Ascoltami, mentre ti prego in questa buia notte di fine gennaio,
il mare in tempesta, il tuo bacio caldo sulla mia fronte,
il nostro sesso viscido sotto le lenzuola bianche di un letto perduto tra oggetti dimenticati nel angolo della tua stanza,
in cui il profumo di sale sui tuoi vestiti appena lavati mi fa sentire a casa.
Perchè sei tu, il niente dei miei desideri più perversi, incontrollabili, maledettamente sporchi.
E sta zitta, per una volta, chiudi questa cazzo di bocca e fatti distruggere in tutti quei pezzi che mai raccoglierò da terra, devi stare sotto i miei piedi, silenziosa nella tua paura di essere sbranata, fottuta o, semplicemente, amata.
Conoscendoti, non avrei mai detto fossi cosi tremendamente pallida, unica nei tuoi vuoti, piccola tra le mie mani, fino a strozzarti.
Assapora la mia vendetta, sai che non sarà mai abbastanza, sai che mai potrò lasciarti andare, perche ' tu sei mia, in fondo, nei nostri perche’, tu mi appartieni.
Ania.
Nessun commento:
Posta un commento