lunedì 13 gennaio 2014

Routine.

Routine. Ti svegli alle 06:30. Ti lavi. Fai colazione. Esci di casa. Prendi il tram. Vai a scuola/lavoro. Passa il tempo. Torni a casa. Il pomeriggio perso davanti al pc. Non prepararsi minimamente. Mangiare. Cazzeggiare al pc (di nuovo). Andare a Dormire. Abitudinarietà. è una parola con significato solitamente negativo. viene associata alla noia. secondo me è un errore... Le persone ad ogni livello, creano la loro routine, fanno cose senza nemmeno rendersene conto per avere una serie di azioni che creino una sorta di tranquillità e serenità. Secondo voi? Vi lascio con un testo di cui non conosco l'autore, trovato su internet.. Sveglia alle otto. Mattina. Il solito caffè nella tazza Azzurra. Il pezzo di focaccia Scaldata al forno. Un'occhiata veloce alla finestra, un tuffo nel mondo della strada. Ogni tre giorni la barba, davanti alla specchio. La doccia ogni giorno. Alle otto e mezza precise. Un bacio preciso alla guancia di lei e sempre la stessa parola Buongiorno, mia cara, ti amo. Poi la cravatta del venerdì, se è venerdì, e la camicia e la giacca. Davanti allo specchio farsi il nodo come sempre, come papà se lo faceva, una cinquantina d'anni fa, davanti allo specchio. Un altro bacio a lei, sull'altra guancia, un buongiorno detto con lo stesso tono di sempre. Il treno, alle nove. Infuriarsi, se è in ritardo, a dismisura. Sul treno i soliti discorsi coi colleghi di sempre, con le bocche che vanno senza pensarci, a suon di parole mille volte già dette. Al lavoro sempre come sempre. Col tempo che va, appeso al Muro, senza fretta. Mezzogiorno. Pausa pranzo. L'uscita alle cinque. Un salto In libreria per cercare due Libri usati su cui far galoppare La mente. E a casa. La cena, alle sette. La lettura. La scrittura Le parole a lei, sempre Uguali. E l'amore, sotto Le stesse coperte, fra gli stessi Sussurrati piaceri, raffinati D'una abitudine casta. Gli occhi pieni di sonno Come sempre si chiudono Lenti, annoiati, ma non tristi. Il sonno che giunge alla mente Stanca, felice d'essere com'è. Nella sua monotonia. Sulla certezza del domani Si chiude il giorno, come altri Tanti si chiuderanno, annoiati Ma non tristi. Felici d'essere Come sono. L'abitudine, a volte, è l'unica certezza che rimane. L'abitudine, a volte, è l'unica certezza che rimane.







Zaccawia.

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